Comunicare informazioni condividere notizie
Tra le tante sfide che ci troviamo ad affrontare, sempre più spesso si sente parlare di un fenomeno allarmante per la nostra società: la mis-informazione e la dis-informazione. Comunicare informazioni e condividere notizie, oggi, è diventata una questione tutt'altro che banale.
Nella mia attività da libera professionista mi occupo della comunicazione e disseminazione di notizie, iniziative e risultati relativi a diversi progetti divulgativi e di ricerca. Attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali e degli strumenti di comunicazione oggi disponibili nonché adeguati al target di riferimento di ciascun progetto, sviluppo strategie per condividere informazioni in modo chiaro, semplice ed accattivante, ma soprattutto credibile e veritiero.
Quest’ultimo aspetto, in particolar modo, è cruciale per sviluppare un’efficace comunicazione. Infatti, con l’enorme quantità di dati ed informazioni che oggi girano nel mondo del Web – e non solo – il rischio di disseminare informazioni fuorvianti, false o imprecise è davvero molto alto. Un esempio concreto è facilmente riconducibile agli eventi accaduti negli ultimi anni, ovvero la pandemia COVID-19 e il recente conflitto Ucraina-Russia. Quanto di ciò che abbiamo letto, sentito, guardato è davvero attendibile? Quanto di ciò che è stato trasmesso e diffuso proviene da una fonte credibile?
Tra le collaborazioni attualmente in corso, lavoro su questa particolare tematica con l’organizzazione intergovernativa senza scopo di lucro che riunisce i paesi dell’Asia e dell’Europa (ASEF) per affrontare le sfide globali comuni. Nello specifico, l’area di lavoro dedicata alla Salute Pubblica (ASEF Public Health Network – PHN) si sta occupando della Comunicazione del Rischio durante i periodi di emergenza sanitaria, come la diffusione di pandemie. L’obiettivo è quello di individuare azioni comuni per comunicare efficacemente con il pubblico, avvalendosi di vari strumenti di comunicazione, in un momento di grande incertezza.
Un’altra attività altrettanto interessante che mira a combattere la mis-informazione e la dis-informazione, coniugando arte e tecnologia, è quella del progetto MediaFutures, di cui faccio parte all’interno del team dedicato alla disseminazione e divulgazione dei risultati. Questo progetto, sostenuto dal programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020, promuove l’uso responsabile e innovativo dei dati, coinvolgendo le persone nel giornalismo, nella scienza e nella democrazia, con approcci e strumenti che derivano da un’intersezione tra arte, tecnologia e informazione.
Parlando di mis-informazione e dis-informazione, ovvero di divulgazione di notizie poco credibili o addirittura false, con l’intendo di condizionare l’opinione pubblica, è necessario porre l’attenzione anche sulla principale problematica che incombe sull’intero Pianeta: il cambiamento climatico. Numerosi sono i dati, le informazioni e le notizie che circolano a riguardo su diversi canali di comunicazione e che dovrebbero essere scrupolosamente letti, analizzati e verificati per acquisire quella giusta consapevolezza che ci permetterebbe di contribuire a migliorare la società. LOCALISED e I-CHANGE sono, per esempio, altri due progetti molto interessanti a cui partecipo nelle attività di comunicazione e che sono orientati proprio a fornire informazioni ai cittadini e guidare azioni verso il cambiamento.
È bello comunicare, condividere, informare. Così come sapere, conoscere, capire. Ma è fondamentale porre attenzione e scrupolosità alle fonti e origini di ogni notizia che si dissemina o legge.
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